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giovedì 13 giugno 2013

I primi Banchieri della Storia

  

  
A quel tempo la valuta era costituita da preziosi metalli ( come l’oro e l’argento ) e, per ragioni di sicurezza, i proprietari cominciarono a depositare le loro ricchezze presso gli orafi, che disponevano di utili camere blindate adatte alla loro custodia. Gli orafi emettevano ricevute cartacee per l’oro e l’argento depositato presso di loro e i proprietari, se necessario, pagavano i loro debiti ritirando parte dei loro “depositi”. Spostare tutti quei materiali era ovviamente un’operazione poco pratica e si cominciò lentamente ad accettare come valuta le ricevute cartacee. L’oro e l’argento venivano raramente spostati, ma il possesso di essi cambiò con l’emissione di ricevute (“denaro”) per saldare i debiti. Allo stesso modo oggi vaste fortune vengono realizzate trasferendo semplicemente dei numeri da un computer all’altro.

Gli orafi e altri proprietari di camere blindate iniziarono a capire che, in qualsiasi momento, solo una frazione dell’oro e dell’argento veniva ritirata dai proprietari. “Allora”, pensarono, “perché non diamo delle certificazioni ( denaro ) ad altre persone che non possiedono l ‘ oro e non le tassiamo d’interessi ? ”. L’unico modo in cui il trucco poteva fallire era se avessero emesso troppe certificazioni e tutti si fossero presentati contemporaneamente per scambiarle con l’oro e l’argento. Cominciarono ad emettere banconote per il possesso di oro e argento largamente in eccesso rispetto alla quantità di oro e argento che custodivano in deposito nei loro sotterranei. La maggior parte delle banconote che prestarono ( e su cui guadagnarono interessi ) si riferivano ad oro e argento che le “banche” non possedevano neanche. Ma dal momento che solo una piccola quantità di metalli veniva ritirata in una sola volta, essi erano al sicuro. Potevano emettere un mucchio di pezzi di carta per dell’oro e dell’argento che non esisteva e imporre degli interessi su di esso !
Ecco, in una frase, la descrizione del sistema bancario di oggi, che controlla il mondo.

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